Uomo di Stato e romanziere ungherese. Studiò al collegio calvinista di
Nagyenyed la rigida disciplina e il puritanismo. Per completare la sua
istruzione storica, trascorse due anni a Vienna. I suoi primi saggi politici
apparvero nel 1837, ma solo dieci anni più tardi si decise a dedicare
tutta la sua attività al giornalismo e alla letteratura. Quale
collaboratore dei "Pesti Hìrlap" di Kossuth e quale deputato al
Parlamento fu fervido riformista, ma dopo Bilagos, a capo del quotidiano "Pesti
Naplo", appoggiò la politica di riconciliazione con la casa regnante
propugnata da Francesco Deak. Tra i romanzi:
Vita e sogno, Paolo Gyulai, I
fanatici, Tempi foschi (Alvinc 1814 - Pusztakamaras 1875).